Escursioni da fare in Sardegna: 6 mete tra mare e montagna 

La Sardegna è una terra dalle molteplici sfaccettature, dove la natura incontaminata e la bellezza paesaggistica sono il tratto distintivo. Questa meravigliosa isola del Mediterraneo offre una vasta gamma di attività all’aria aperta, tra cui escursioni, trekking, arrampicate e molte altre. Le escursioni da fare in Sardegna sono un’esperienza unica che ti permetterà di scoprire angoli nascosti e tesori naturali che altrimenti non avresti mai visto. Dalle cime imponenti delle montagne ai fondali cristallini del mare, la Sardegna è un’isola che soddisferà le esigenze di ogni tipo di viaggiatore.

In questo articolo, ti guideremo alla scoperta di 6 escursioni imperdibili in Sardegna, tra mare e montagna, che ti permetteranno di godere dei panorami mozzafiato dell’isola e di scoprire i suoi tesori nascosti. Che tu sia un appassionato di trekking o semplicemente alla ricerca di una passeggiata rilassante, troverai sicuramente l’itinerario perfetto per te.

Selvaggio Blu: il trekking più spettacolare della Sardegna 

Se sei un appassionato di trekking e avventura, non puoi perdere l’opportunità di fare il Selvaggio Blu, uno dei trekking più spettacolari e affascinanti della Sardegna. Lungo circa 45 chilometri, il percorso si snoda lungo la costa orientale dell’isola, tra scogliere, grotte, spiagge nascoste e paesaggi mozzafiato. 

Il trekking del Selvaggio Blu prende il via dalla spiaggia di Santa Maria Navarrese, un piccolo paese sulla costa orientale dell’isola. Da qui, il sentiero si snoda lungo la costa, attraversando alcuni dei luoghi più suggestivi della Sardegna, come la Cala Goloritzè, la Cala Mariolu e la Cala Sisine, spiagge bianche e cristalline che sembrano uscite da una cartolina. 

Ma il trekking non è solo mare. Infatti, lungo il percorso ci sono anche tratti di foresta mediterranea, dove si possono ammirare lecci secolari, mirto, eriche e arbusti profumati. In alcuni tratti, il sentiero diventa impegnativo, con passaggi su scogliere a picco sul mare o attraverso grotte strette e oscure. Ma ogni sforzo è ripagato dalle viste mozzafiato che si aprono davanti ai tuoi occhi. 

Escursioni da fare in Sardegna: il sentiero Selvaggio Blu che conduce a Cala Goloritzé

Escursioni da fare in Sardegna: ammirare il Promontorio di Capo Caccia, un tesoro naturalistico 

Il promontorio di Capo Caccia, situato sulla costa nord-occidentale della Sardegna a circa 25 chilometri da Alghero, è una delle mete più suggestive per gli amanti della natura e della vista panoramica, facilmente raggiungibile in auto o in autobus.  

Il sentiero, lungo circa 4 chilometri, parte dal famoso Belvedere, un punto panoramico che offre una vista spettacolare sulla baia di Porto Conte. Il percorso si snoda attraverso una fitta vegetazione mediterranea, tra lecci, pini marittimi e rosmarino, offrendo una vista panoramica sulla costa, con scogliere a picco sul mare e grotte marine nascoste tra le falesie. 

Il culmine del percorso è la visita alla Grotta di Nettuno, una delle più famose e suggestive della Sardegna. Per raggiungere la grotta, è possibile scendere una scala a chiocciola con oltre 600 gradini, che conduce alla spiaggia sottostante.  

Lago di Gusana: uno dei bacini artificiali più suggestivi 

Con le sue acque cristalline e le sue suggestive atmosfere naturali, il Lago di Gusana è uno dei luoghi più belli e suggestivi della Sardegna. Situato nella parte nord-occidentale dell’isola, il lago è un vero e proprio tesoro naturale che vale la pena visitare. Situato nei pressi del comune di Sassari, è uno specchio d’acqua di origine naturale che si estende per circa 1 km². La sua profondità massima è di circa 5 metri, ma le acque del lago sono così cristalline che è possibile vedere il fondale anche a grandi profondità. 

Il lago è circondato da una rigogliosa vegetazione, che lo rende un luogo incantato e affascinante. La sua bellezza è resa ancora più suggestiva dalla presenza di diverse specie di uccelli e di altri animali selvatici che popolano la zona. 

Lago di Gusana

Escursioni da fare in Sardegna: Punta La Marmora, la vetta più alta della Sardegna 

Punta La Marmora è il punto più alto della Sardegna, situato a circa 1.834 metri sul livello del mare. Questo maestoso picco montuoso è una meta ideale per gli amanti dell’escursionismo e della natura incontaminata. 

Precisamente, Punta La Marmora si trova nella parte centrale dell’isola, nel massiccio del Gennargentu. Pertanto, questa vetta è raggiungibile attraverso diversi sentieri che partono dai paesi vicini, come Fonni e Desulo. 

Dalla cima di Punta La Marmora si può godere di una vista panoramica spettacolare sulla Sardegna, con le sue montagne, le sue valli e il mare in lontananza. In particolare, nelle giornate più limpide, è possibile vedere anche la costa orientale dell’isola e la Corsica. 

Complesso archeologico di Tiscali: la bellezza di un sito nuragico 

Il complesso archeologico di Tiscali è un’antica città nuragica situata nella parte centrale della Sardegna, vicino al comune di Dorgali. Questo sito archeologico è stato scoperto solo di recente, nel 1950, e rappresenta uno dei luoghi più misteriosi dell’isola. 

Infatti, Tiscali è un complesso archeologico unico al mondo, costituito da un villaggio nuragico costruito all’interno di una grotta naturale, che si estende per circa 100 metri. 

Per visitare il complesso archeologico di Tiscali è possibile partire dal comune di Dorgali, seguendo le indicazioni per il sentiero che porta alla grotta. Il percorso, di circa 3 chilometri, è abbastanza impegnativo, ma offre panorami spettacolari sulla valle circostante. 

Dopo aver raggiunto la grotta, è possibile esplorare l’antico villaggio nuragico, con le sue case a forma di cono e i resti delle mura di difesa.  

Complesso di Tiscali

Villaggio nuragico di Santu Antine: testimonianza della storia passata 

Il villaggio nuragico di Santu Antine è uno dei siti archeologici più importanti della Sardegna. Si trova nella regione del Logudoro, vicino al comune di Torralba, ed è considerato un’importante testimonianza della civiltà nuragica. 

Nel dettaglio, il villaggio nuragico di Santu Antine si estende su una superficie di circa 3 ettari e fu abitato tra il XVI e il III secolo a.C. La sua posizione era strategica, in quanto si trovava sulla collina di Monte Santu Antine, che dominava la valle circostante. 

In generale, il complesso archeologico di Santu Antine comprende un nuraghe centrale, un villaggio di capanne e una serie di mura di cinta. Tuttavia, il nuraghe è la struttura principale del sito ed è costituito da una torre di forma conica, alta circa 17 metri, con tre torri laterali. 

Per visitare il villaggio nuragico di Santu Antine è possibile partire dal comune di Torralba, seguendo le indicazioni per il sito archeologico. La visita comprende una passeggiata guidata tra il nuraghe centrale, le capanne e le mura di cinta.

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